Anche Vans si ritrova invischiata nelle proteste di Hong Kong. Invischiata a dir poco: visto che per un particolare modello, il brand USA è stato preso di mira sia in Cina che a Hong Kong. Da qualche giorno, infatti, i giovani manifestanti asiatici hanno lanciato sui social network l’hashtag #boycottvans. Obiettivo: protestare contro la decisione del brand statunitense di ritirare un modello di scarpe. Erano state “dedicate” al racconto dell’opposizione politica contro l’ingerenza di Pechino sull’autonomia di Hong Kong.
Le critiche cinesi
Il modello, creato dal designer Naomiso, non è ancora né prodotto né commercializzato. Era stato, semplicemente scelto per partecipare al concorso Vans Custom Culture, lanciato dall’azienda per trovare nuovi stili. Il regolamento prevedeva che il pubblico votasse il modello preferito e, fin dal via, avvenuto lo scorso 1° ottobre, le scarpe di Naomiso hanno accumulato numerosi Like, portandosi in testa alla classifica. Lì sono rimaste, finché sono state oscurate. In pochissimo tempo è montata la protesta dei manifestanti di Hong Kong. A loro si sono unite personalità notoriamente anti-Pechino, come l’artista Ai Weiwei. Sui social si è scatenata una vera e propria sommossa digitale. Al punto che qualcuno ha postato immagini e filmati dove vari modelli Vans finivano dentro al water oppure andavano a fuoco.
Immagine Vans