Church’s: 145 anni di storia calzaturiera, la massima artigianalità e un’innovativa dimensione digitale

Innovare, implementando la digital transformation in un’azienda con 145 anni di storia? Si può fare. Lo dimostra la griffe calzaturiera Church’s, dal 1999 controllata da Prada. L’azienda, con sede a Northampton, fattura circa 100 milioni di euro, dà lavoro a 700 persone (350 in produzione, l’altra metà nei negozi sparsi in tutto il mondo). Il modo, lo ha spiegato il cfo Hamun Shah nel corso di Stealth Day, evento annuale che Dedagroup Stealth dedica all’ecosistema della moda e del lusso: “Il mercato principale è ovviamente il Regno Unito, il secondo è l’Italia, poi ci sono Francia, Hong Kong e in generale il Far East. Il piano futuro è quello di espandersi soprattutto in Asia”. Come riporta Digital4 per produrre un paio di Church’s occorrono 2 mesi e oltre 200 fasi di lavorazione. Ma anche in un’azienda dove la produzione è ormai definita, artigianalmente, nei minimi particolari è possibile innovare. Church ha messo a punto un sistema omnichannel che con un semplice click permette all’operatore di sapere lo stato d’avanzamento del singolo prodotto, il valore delle scorte di materie prime e l’esatta giacenza nel magazzino centrale, nella rete di negozi o nell’e-commerce. “Quando un cliente entra in uno dei nostri store e non trova l’articolo che vuole possiamo cercare quell’articolo dappertutto e possiamo garantire al cliente la data in cui potremo consegnarlo” ha spiegato Hamun Shah che ha definito l’online “un elemento con cui il brand si espone, per cui deve essere all’altezza degli altri: un singolo articolo (modello, misura, colore) diventa disponibile in tutto il mondo, ma dovunque sia fisicamente, l’azienda deve garantire la stessa accuratezza nella data di consegna”. (mv)

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