Clarks vuole invertire la rotta. Anzi, deve. E, per sapere come fare, Clarks ingaggia McKinsey & Co. La società di consulenza è chiamata per condurre la completa revisione aziendale. Non solo: valuterà tutte le opzioni nel caso la situazione del brand britannico peggiori.
Clarks ingaggia McKinsey
Se Clarks ingaggia McKinsey, si legge sul Sunday Times, è anche per cercare un aiuto esterno per ridurre i costi di affitto dei negozi. La società ha 553 negozi e circa 12.000 dipendenti tra il Regno Unito e l’Irlanda. Nell’ultimo esercizio le perdite sono state pari a 82,9 milioni di sterline. Le aspettative sul bilancio non sono alte. Clarks ha confermato la nomina di McKinsey & Co, ma si è rifiutata di condividere qualsiasi dettaglio dei piani imminenti. Tanto meno di confermare se ci saranno più chiusure.
Venti di chiusure
La stampa britannica attende l’annuncio del numero di negozi che la storica insegna calzaturiera chiuderà nei prossimi anni. Clarks ha già affermato di dover ridurre i negozi da qui a cinque anni in maniera “significativa”. Non ha fornito, però, dati e località precise. Stella David, CEO ad interim fino allo scorso esercizio fiscale, ha dichiarato: “I negozi al dettaglio negli Stati Uniti e nel Regno Unito sono diventati un vero ostacolo per le prestazioni aziendali.
Addio Paul
Il direttore finanziario Paul Kenyon sta per lasciare Clarks. Al suo posto, ad interim, l’azienda ha assunto Philip de Klerk, che a maggio si è dimesso da amministratore delegato del produttore di materiali Low & Bonar. I vertici di Clarks a febbraio hanno nominato Giorgio Presca come CEO. A marzo, poi, hanno annunciato la definitiva chiusura della fabbrica nel Somerset, insieme a 9 negozi. (mv)
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