Migliaia di aziende indiane dei settori abbigliamento, conciario, calzaturiero e dei preziosi, sono in allarme a causa del progressivo deprezzamento della rupia nei confronti dell’euro. Ajit Lakha, proprietario di una filanda nel polo manifatturiero di Ludhiana, spiega che “un anno fa ricevevo 80 rupie per un euro, contro le 67-68 attuali”. Reuters riporta che l’export manifatturiero indiano si è contratto del 21% a marzo ed ha accusato un declino del 21% annuale, il maggiore dal 2009. “L’India è divenuta non competitiva su alcuni mercati – afferma Gaurav Poddar, direttore di Limtex India, produttore locale che ha nel mercato russo uno dei maggiori porti di destinazione – e il rublo ci sta davvero penalizzando”. (pt)
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