Ugg vende anche in estate, Timberland meno. Hoka e The North Face sono in forma, Vans perde colpi. È la realtà che emerge dal confronto tra i dati di vendita di Deckers Brands e di VF Corp (relativi al trimestre luglio-settembre) che possiedono questi brand. Due gruppi condividono alcune sfide. Per esempio, quella relativa alla supply chain, che migliora, ma non è tornata ai livelli del 2019. Oppure, quella che riguarda gli inventari di difficile gestione. Senza dimenticare, ovviamente, le problematiche connesse alla attuale situazione economica.
Il confronto tra Deckers Brands e VF Corp
Deckers Brands
Il gruppo con sede a Goleta (California) ha superato le aspettative di utili e vendite nel secondo trimestre. I ricavi di Deckers sono cresciuti del 21,3% a 875,6 milioni di dollari, mentre l’utile per azione è stato di 3,80 dollari. Il marchio che ha sorpreso di più è stato Ugg (nella foto) con vendite a 476,5 milioni di dollari: +6,3%. Un risultato che fa sperare l’azienda in un’ottima crescita nei trimestri invernali. Hoka (333 milioni di dollari) è cresciuto del 58,3% rispetto allo scorso anno.
VF Corp
Il gruppo proprietario di Vans, The North Face e Timberland ha registrato ricavi per 3,1 miliardi di dollari nel secondo trimestre, registrando un calo del 4%. L’utile per azione è sceso del 34% in linea con le aspettative degli analisti. I ricavi di Vans sono diminuiti del 13%, mentre quelli di The North Face sono cresciuti dell’8%. Timberland fa -4% e Supreme +7%. L’Italia è uno dei 5 mercati di riferimento per tutti i marchi di VF e ha registrato una crescita a doppia cifra. Quanto alla supply chain, durante la call con gli analisti, il CEO Steve Randle, ha detto che “la situazione continua a migliorare gradualmente, nonostante i problemi della catena di approvvigionamento, nel complesso, non siano ancora risolti”. (mv)
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