Covid-19 ha portato Ancient Greek Sandals a realizzare un progetto di economia circolare. Per evitare i licenziamenti e proseguire l’attività, il marchio greco ha prodotto una collezione a un prezzo più basso rispetto alle altre. E l’ha realizzata recuperando i ritagli del pellame scartato dalla normale produzione.
Progetto di economia circolare
Ancient Greek Sandals sta introducendo nella sua collezione primavera-estate 2021 una linea permanente entry price composta da sandali realizzati utilizzando pellame in magazzino. In altre parole: il residuo di tutte le collezioni già realizzate e in corso. “Normalmente utilizziamo solo le parti migliori delle pelli e scartiamo tutte le parti che presentano segni naturali (graffi). E quindi volevamo trovare un modo per riutilizzare anche i ritagli” ha dichiarato la co-fondatrice e designer di AGS, Cristina Martini, a Footwear News. Secondo la stessa Martini, la spinta decisiva per realizzare questa collezione, in cantiere da diverso tempo, è arrivato dal lockdown che ha provocato la difficoltà di approvvigionarsi di materie prime, pellame compreso.
Salvare il lavoro
Un impulso ulteriore è arrivato dalla volontà di non fermare la fabbrica greca che produce il marchio. “A causa della situazione, il proprietario era preoccupato perché avrebbe dovuto licenziare i dipendenti a causa del calo produttivo” ha spiegato Martini. Così, Ancient Greek Sandals, che sviluppa una produzione minima giornaliera di 200 paia, si è ritrovata a gestire una situazione inedita. “La pandemia ci ha fatto riflettere di più su tutto e ha accelerato i processi che erano già pronti”, ha commentato il direttore delle vendite Yiannis Vagenas. La nuova collezione Upcycled presenta alcune versioni dei modelli più venduti del marchio e sarà disponibile a partire da novembre 2020. (mv)
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