“Il cambio favorevole col dollaro avrebbe dovuto aiutare il nostro settore, se non è successo è un’ulteriore prova che la crisi cavalca”. Le parole di Heitor Klein, presidente dell’associazione dei calzaturieri brasiliani Abicalçados (Associação Brasileira das Indústrias de Calçados), rafforza il senso di difficoltà del settore, che nei primi sette mesi del 2014 ha spedito all’estero 71,9 milioni di paia di scarpe, il 3,1% in meno dello stesso periodo del 2013. “Un fattore è rappresentato dal calo dei numeri verso l’Argentina, il nostro secondo migliore mercato dopo gli Stati Uniti” ha spiegato Klein, ricordando che la cifra dell’export a fine 2013 verso Buenos Aires era pari a 200 milioni di dollari (15 milioni di paia), mentre quella prevista a fine 2014 forse “non raggiungerà i 50 milioni”. Il futuro della manifattura appartiene “a chi è in grado di produrre qualcosa di diverso” ha concluso Klein. (pt)
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