Incontro “produttivo” tra Assocalzaturifici e MiSE. Il confronto al Ministero dello Sviluppo Economico si è diviso tra le misure necessarie per rendere concreti difesa e rilancio post Covid della scarpa italiana. Il Governo ha manifestato l’intenzione del Ministero dello sviluppo economico, per la competitività tecnologica e produttiva delle aziende.
Difesa e rilancio
Giovedì scorso, 13 maggio 2021, i vertici di Assocalzaturifici (associazione aderente a Confindustria Moda) hanno incontrato il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il viceministro con delega alla moda Gilberto Pichetto Fratin. Sul tavolo le tre priorità del comparto: ciclicità del prodotto, incidenza del costo del lavoro sul prodotto (circa il 60%) e problematiche di liquidità per le aziende. In particolare, è stata evidenziata la perdita di competitività del settore manifatturiero italiano non più solo nei confronti dei competitor asiatici, ma anche di produzioni europee che godono di supporti diretti da parte dei loro governi nazionali.
Le nostre peculiarità
“Abbiamo rimarcato in maniera chiara le peculiarità del nostro settore – commenta Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici -. Abbiamo specificato che il calzaturiero ha dimensioni strutturali ed aziendali più piccole di altri comparti. E possiede una rigidità più accentuata data dalle due collezioni annuali, non potendo lavorare su capsule e pre-collezioni”. Ma, soprattutto, Assocalzaturifici “ha messo un forte accento sulla perdita di competitività del settore manifatturiero italiano. Inoltre, abbiamo evidenziato le difficoltà di liquidità delle nostre aziende”.
Il valore del made in Italy
Il confronto ha abbracciato anche il tema del made in Italy come proprietà inestimabile da valorizzare attraverso investimenti in qualità e servizi di eccellenza. Un obiettivo che, spiega Assocalzaturifici, il Governo intende perseguire anche attraverso l’innovazione legata a Difesa e rilancio. Come? Stanziando risorse per la competitività tecnologica e produttiva delle aziende. (mv)
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