Emmegiemme Shoes con le sneaker MaiMai punta al lusso accessibile

Emmegiemme Shoes con le sneaker MaiMai punta al lusso accessibile

Come si mettono a sistema la grande esperienza e le reti di relazioni maturate in trent’anni di attività producendo calzature per i grandi marchi del lusso? Creando qualcosa di nuovo, al passo con i tempi e le esigenze dei consumatori, attenti alla sostenibilità e ai dettagli. È la strada intrapresa da Emmegiemme Shoes a Surano, in Salento, con il brand di proprietà MaiMai. Nel nome naturalmente della sneaker.

Radici sostenibili

Il brand manager del marchio è un figlio d’arte, Salvatore Gnoni: “MaiMai è un intercalare del nostro dialetto, che si usa per dare certezze, per rafforzare un concetto. Il brand è nato nel 2012, era un’idea di papà (Rocco Gnoni, ndr) e della sua socia Maria Pia Morciano. Abbiamo realizzato in questi anni diverse collezioni e anche sneaker con le api dipinte a mano. Era un segno per rafforzare un progetto condiviso con un mio amico apicoltore. Abbiamo adottato delle arnie, lasciando le api libere di impollinare i giardini dello stabilimento per produrre miele e cera. Le analisi hanno certificato essere libere da inquinanti”.

Riprendere il percorso in Emmegiemme Shoes

Un’idea di sostenibilità pervasiva, che Salvatore Gnoni continua a percorrere. Dopo la laurea in Bocconi, un master a Parigi e un’esperienza in Max Mara, è rientrato in Puglia: “Io sono nato nella scarpa e nel 2020 sono tornato in pianta stabile in azienda”. Ed è proprio in pieno periodo Covid che Salvatore studia un nuovo modello di sneaker, le Acanto. “Ci ho lavorato due anni, non solo sul concept ma soprattutto nella fase di test dei materiali – sottolinea il giovane imprenditore salentino – che consentissero di realizzare una sneaker con tutte le caratteristiche di una produzione di lusso e con un prezzo più accessibile. Ma soprattutto identificabile e riconoscibile come realmente sostenibile”.

 

 

I materiali green

E alla fine il materiale migliore resta la pelle. “Abbiamo trovato in Sciarada, conceria toscana con la quale collaboriamo da vent’anni – spiega Salvatore Gnoni – il prodotto giusto, Evolo”. Le tomaie della collezione Acanto sono in suede, in otto colori. La pelle scamosciata è ottenuta riducendo l’uso dei prodotti chimici del 36% e con un risparmio di acqua di circa il 66%. Le fodere interne, le stringhe, il sottopiede e i rinforzi sono in fibra di cuoio riciclato, lattice e cotone naturali. La foglia di acanto che identifica la sneaker è realizzata in Kansas, fibra di cuoio riciclato, ed è anche un rimando diretto alla natura e alla storia locale del Salento. La foglia di acanto rappresenta il principale motivo di ornamento dei capitelli corinzi, presenti nelle architetture tipiche del Tacco d’Italia. La suola delle sneaker invece è realizzata in lactae hevea, raccolto da piante tropicali con un metodo che garantisce la crescita dell’albero stesso.

Le strade

Oggi Salvatore Gnoni è impegnato tra Parigi e il resto del mondo per far conoscere MaiMai. La nuova collezione Acanto è pronta a popolare boutique selezionate in Belgio, Francia e Giappone, dove ha realizzato in questi anni anche dei pop up store, a Bellagio, Milano e nel resto d’Italia. Durante la Fashion Week negli spazi nello showroom messo a disposizione da Laura Magni in via Stendhal a Milano, il brand manager di MaiMai ha presentato la collezione insieme ad altri tre marchi emergenti Cigalas, Red Capsule e Post Scriptum. L’unione fa la forza, anche della sostenibilità reale nel mondo della moda.

Leggi anche:

 

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×