Il ministero della Difesa di Washington vuole solo scarpe made in Usa per l’esercito. Lo testimonia l’emissione di una circolare destinata al settore della calzatura sportiva. Nel documento, pubblicato il 31 gennaio, le aziende interessate vengono invitate a presentare i dati produttivi se desiderano partecipare all’asta sulle forniture. Wolverine (Saucony), Asics, Brooks, Vibram e New Balance sono quelle che hanno risposto all’appello. Quest’ultima, come ha specificato il portavoce aziendale Matt LeBretton, aveva già acquistato i macchinari per la produzione di suole (componente importata) nella fabbrica del Massachusetts, salvo poi perdere la commessa. “Siamo estremamente determinati a ottenere la commessa – ha specificato LeBretton – perché l’esercito ha l’intenzione di acquistare il 100% di sneaker americane”. Al momento, gli appartenenti alle forze armate (incluse marina e aviazione) dispongono di buoni acquisto che possono destinare all’acquisto dei brand approvati. È l’eccezione al cosiddetto Berry Emendament, che impone all’esercito di vestire i militari con abbigliamento e scarpe prodotte negli Usa. (pt)
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