Pittards investe (ancora) in Etiopia. Dopo la manifattura di guanti in pelle e l’apertura di un primo calzaturificio, affiancandolo alla conceria già esistente a Ejersa (nelle foto tratte da pittards.com), il gruppo britannico ha ora deciso di valorizzare quest’ultimo per “cogliere tutto il potenziale mostrato dal settore”. Come spiega nella relazione annuale del gruppo Reg Hankey, Chief Executive Officer, “la strategia per le nostre attività in Etiopia è orientata allo sviluppo del prodotto finito. Abbiamo aumentato la capacità di produzione di calzature investendo in persone e macchinari – continua il manager -. Di conseguenza la divisione ha ampliato la sua offerta di prodotti ma anche di volumi diventando un riferimento importante”. Complessivamente nel 2018 Pittards ha investito nei suoi stabilimenti produttivi in Etiopia 600.000 sterline per l’acquisto, in particolare, di bottali e scarnatrici per la conceria di Ejersa. Ma non solo. “Abbiamo intenzione di continuare a investire in macchinari in questa prima parte del 2019 – continua Hankey – acquistando una spaccatrice, due misuratrici e una rasatrice“. Nel corso del 2018 Pittards ha stretto un accordo di collaborazione con la cooperativa Soul of Africa, impegnata in progetti inclusivi attraverso la lavorazione della pelle, il marchio Vivo Barefoot e ha annunciato l’avvio della relazione con “un’altro brand di nicchia”.
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