La calzatura portoghese continua a guadagnare terreno all’estero, grazie anche a nuovi mercati di sbocco: Cina, Emirati Arabi, Usa, Australia e Polonia. Nei primi nove mesi Lisbona ha esportato 60 milioni di paia di scarpe per un controvalore di 1.685 milioni di euro, +3,7% rispetto allo stesso periodo del 2015. Con questo andamento, il 2016 sarà il settimo anno consecutivo di crescita nell’export con un aumento complessivo di oltre il 55%. In Spagna, sempre nei primi nove mesi dell’anno, le esportazioni di calzature hanno raggiunto 125 milioni di paia (+2,3% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno) per un valore di 2.130 milioni di euro, con un calo del 7,8%. Il primo segno negativo dal 2008. Francia (in calo), Italia, Germania, Regno Unito e Portogallo (in calo) rappresentano le principali destinazioni. Dati annuali, invece, sono quelli forniti da Abicalçados, relativi all’export della calzatura durante il 2016: 126 milioni di paia, in crescita dell’1,7%, per un fatturato di 999 milioni di dollari, superiore del 4% rispetto al 2015. Principale destinazione: gli Stati Uniti, seguiti dall’Argentina. Valori legati anche al programma di sostegno all’export che Abicalçados ha siglato con l’agenzia governativa Apex-Brasil, che lo scorso dicembre è stato rinnovato per i prossimi due anni. Saranno 11,3 i milioni di dollari che la scarpa brasiliana riceverà dallo Stato per promuoversi nel mondo. (mv)
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