Nei primi sei mesi 2013 la scarpa spagnola ha battuto ogni record, riuscendo con l’export a compensare la flessione dei consumi interni. Il numero di paia esportate, documenta Fice (l’associazione nazionale di categoria) ha raggiunto quota 75 milioni, +12,4% rispetto al 2012, per un fatturato complessivo di 1.154 milioni di euro. I Paesi dell’Unione Europea restano i principali acquirenti delle scarpe prodotte tra Elche e gli altri distretti iberici, con il 74% della quota di mercato e un totale di 56 milioni di paia, che generano 852 milioni di fatturato. Rispetto al 2012, l’Europa cresce in valore (+9,5%) ma perde volumi (-5,3%), che aumentano invece in Russia, Giappone e Corea del sud. La Francia è il primo mercato di destinazione, con il 22% del fatturato, e vede un aumento del 7,6% in valore. L’Italia perde l’1% in valore e il 2,3% per numero di paia. Vola, con il +11% del fatturato, la Germania. Elche resta il leader nazionale per l’export calzaturiero, con oltre il 46% del giro d’affari, seguito da La Rioja (10,3) e da Castilla-La Mancha (5,2%).
TRENDING