Fausto Fabbri, 50 anni di calzatura a dar del “tu” ai grandi brand

Fausto Fabbri, 50 anni di calzatura a dar del “tu” ai grandi brand

“Nei prossimi anni aumenterà la ricerca di calzatura made in Italy. Nel settore lusso e moda ci sarà sempre più bisogno di produzioni italiane. Al tempo stesso ci sarà sempre più bisogno di tecnici, che mancano già oggi”. È il pensiero di Fausto Fabbri che da 50 anni lavora nel settore calzaturiero, molti dei quali passati come Responsabile di Produzione di marchi di altissimo livello. In altre parole, una vita professionale passata a dar del tu a brand come Casadei, Mario Valentino, Bruno Magli, Tod’s, Sergio Rossi, Baldinini, Louboutin e, da maggio 2020, Giuseppe Zanotti. 50 anni di calzatura che meritavano di essere raccontati.

50 anni di calzatura

Un curriculum invidiabile, ma come ha cominciato?

Ho iniziato a 14 anni da Casadei. Mi piaceva, le scarpe erano e sono la mia passione. Ero affascinato dai Responsabili di Produzione e da loro cercavo sempre di carpire i segreti della scarpa. Sacrificio e voglia di imparare mi hanno sempre accompagnato.

Qual è stata la sua prima mansione?

Vuole ridere? Nel 1970 con un martelletto raddrizzavo i chiodini, uno alla volta, sul marmo per poterli riutilizzare.

Qual è una caratteristica importante del suo lavoro?

Ogni volta che ho cambiato azienda ho portato la mia esperienza, ma ho anche imparato tanto. È importante sapere che un metodo di lavoro non è applicabile a tutti i calzaturifici.

Com’è cambiata la produzione in 50 anni?

Molte cose sono cambiate. Sotto certi aspetti rimpiango la cura e la meticolosità del passato, ma è indubbio che la tecnologia ci ha aiutato. Oggi facciamo meno fatica, ma abbiamo anche perso il gusto di fare la scarpa in un certo modo. Ma sa qual è la differenza principale? In passato si vendeva la scarpa per la tecnica con cui era stata realizzata, oggi si vende in fotografia. Sui prodotti di oggi non c’è la tecnica che c’era 30 o 40 anni fa. Prima la scarpa veniva costruita con amore, quell’amore che oggi non c’è più perché si va di fretta.

Troppa fretta

Si riferisce alle vendite online?

Anche! Trent’anni fa la scarpa la prendevi in mano e valutavi le sue caratteristiche prima di comprarla. Oggi la compri sul web.

E quindi si riferisce anche alle sneaker…

Ci hanno snaturato. Ci hanno fatto perdere il concetto di eleganza.

Pelle e formazione

Parliamo di formazione

È figlia dei nostri tempi. Oggi facciamo fatica a trovare un tagliatore a mano. Da un lato, a livello legislativo è molto più difficile inserire un apprendista in azienda. Dall’altro l’azienda ha meno tempo da dedicare alla trasmissione dei saperi a un ragazzo, che costa e, quindi, deve “produrre”.

Qual è il suo rapporto con la pelle?

Bellissimo. Così come la sensazione che provo quando accarezzo un mezzo vitello o una nappa soffice. E anche su questo versante credo che la qualità della materia prima oggi sia inferiore rispetto a quella utilizzata in passato. (mv)

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