Non c’è pace per Chiara Ferragni, che è ai ferri corti anche con il socio Pasquale Morgese. L’imprenditore calzaturiero di Barletta (titolare di Mofra Shoes) avrebbe contestato al CdA di Fenice (ex Serendipity, che segue le attività di Chiara Ferragni Collections) alcune operazioni. Tra cui un aumento di capitale non comunicato. Si finirà in tribunale? È una possibilità. Intanto Ferragni, che ha di recente rifinanziato con circa 500.000 euro le sue società, si è appena separata dal manager e braccio destro Fabio Maria Damato (anch’egli di Barletta).
I problemi col socio Pasquale Morgese
È Il Messaggero, sempre molto ben informato sulle questioni imprenditoriali di Chiara Ferragni, a scriverne. Il socio di minoranza Morgese (che detiene il 27,5% del capitale di Fenice) avrebbe inviato una lettera al cda della società per chiedere chiarezza su alcune operazioni. In particolare, scrive sempre il Messaggero, “un aumento di capitale di qualche anno fa di 2 milioni, al quale però l’imprenditore non avrebbe partecipato”. O meglio: nel quale non sarebbe stato coinvolto. La lettera potrebbe anche portare uno strascico giudiziario. Morgese, da noi contattato, ha preferito non rilasciare dichiarazioni al riguardo.
La finanziaria, intanto
Sisterhood, la finanziaria della Ferragni che ha il 32% di Fenice, e Alchimia (società che fa riferimento a Paolo Barletta) che ne detiene il 40%, avrebbero aumentato la liquidità di Fenice con 500.000 euro. Una iniezione necessaria visto il Pandoro-gate e la conseguente fuga di sponsor e partner. Qualche giorno fa si è consumato il divorzio con il manager barlettano Fabio Maria Damato, che ricopriva il ruolo di direttore generale in Fenice e TBS Crew, la “talent agency” della Ferragni. L’influencer deve dunque mettere mano alle sue attività, a cominciare da bilanci e governance. E dovrà confrontarsi con Morgese. (mv)
Foto da Facebook
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