Il rinnovamento del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta inizia da un nuovo modello di contratto integrativo. I vertici di Confindustria Venezia Rovigo, in rappresentanza delle aziende rivierasche, hanno firmato insieme a Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL un nuovo contratto di secondo livello che contiene importanti novità.
Flexible benefits
La principale è l’introduzione di flexible benefits, strumento alternativo che ha il vantaggio di non essere appesantito da carichi impositivi e contributivi. Nel caso specifico: i lavoratori riceveranno buoni spesa che consentiranno di soddisfare le esigenze sia dei dipendenti che delle imprese, con reciproco vantaggio.
Modernizzare le relazioni
Nel corso dell’Assemblea Annuale ACRIB, svoltasi martedì 9 luglio a Padova, il presidente Siro Badon aveva evidenziato la necessità di un cambiamento. “La tradizione del contratto integrativo di secondo livello, per tutte le aziende calzaturiere del Brenta, risale agli anni Novanta. Oggi i tempi sono radicalmente cambiati. C’è l’assoluta necessità di modernizzare le relazioni e di riscrivere i nostri accordi”.
Riscriverlo da capo
Il distretto, aveva spiegato il presidente dei calzaturieri, deve oggi competere con territori “che corrono più veloci e risultano molto più attrattivi per sinergie, collaborazioni e investimenti“: per questa serie di ragioni l’integrativo “andrebbe riscritto da capo.” Il primo passo in questa direzione, dunque, è stato compiuto.
Ringraziamenti
“Con la firma di questo accordo, imprenditori e organizzazioni sindacali collaborano nell’interesse dei lavoratori e del tessuto produttivo della Riviera del Brenta”. È il commento del presidente di Confindustria Venezia Rovigo, Vincenzo Marinese. “Ringraziamo le parti per la grande sensibilità che hanno dimostrato, mettendo al centro della trattativa il lavoro e la produttività delle imprese, per renderle ancora più competitive“.
