Sulla scarpa cinese torna lo spettro del virus. La produzione industriale ha rallentato la crescita per il terzo mese consecutivo. A pesare sull’andamento del gigante asiatico sarebbero i nuovi focolai di Covid scoppiati nel Sud del Paese, in particolare nella provincia del Guangdong. Dai suoi porti partirebbero molte meno navi. Le conseguenze sono sia dirette che indirette. Da un lato calano le vendite di prodotti finiti, dall’altro tardano le forniture, in particolare di componenti per le calzature. Se la situazione non dovesse trovare presto una soluzione il rischio è compromettere anche le vendite natalizie nel resto del mondo.
Crescita contenuta
Come riporta Reuters, a maggio la crescita della produzione industriale cinese ha segnato il terzo mese di rallentamento. A pesare potrebbero essere le interruzioni nella catena di forniture. Riconducibili, dicevamo, ai nuovi focolai di Covid registrati nel Guangdong in particolare. Anche le vendite al dettaglio e la crescita degli investimenti sarebbero stati inferiori alle aspettative. Stando ai dati che riporta l’agenzia di stampa, a maggio la produzione industriale cinese è aumentata dell’8,8% rispetto a un anno fa. Ad aprile era cresciuta del 9,8%.
Sulla scarpa cinese lo spettro del virus
Nel Guangdong, come evidenzia un’analisi di footwearnews.com, gli interventi del governo per contenere la diffusione del virus stanno determinando dei cali di flussi nei porti. Alcuni non vengono toccati dal passaggio delle navi cargo e negli altri ne avvengono molti di meno. E in questo modo, evidenzia Andy Polk, SVP presso la Footwear Distributors and Retailers of America, le calzature finite non vengono trasportate nei punti di partenza per il resto del mondo. “Quando si interviene in un punto della filiera logistica – spiega il manager –, probabilmente si deve adeguare e aggiornare ogni altro punto lungo la stessa catena di approvvigionamento. È necessario per assicurarsi che il primo intervento non causi problemi altrove“. In prima battuta queste difficoltà stanno avendo ripercussioni sui prezzi, in quanto spedire dalla Cina è più costoso. (art)
Leggi anche: