Formazione e scarpa. Corsi nelle Marche, polemica in Puglia: “Ai giovani non interessa”. È vero?

Confindustria Macerata promuove nuovi corsi presso la scuola della calzatura “The school of shoes”. Toolk Academy di Monte Urano apre le iscrizioni. Intanto, però, nel distretto di Barletta si delinea un acceso dibattito sulla formazione calzaturiera. Nasce da una lettera aperta di Giuseppe Cortellino, titolare di Cofra (calzatura di sicurezza) secondo il quale nel territorio di riferimento Nord Barese “c’è un sistema scolastico poco adeguato alle esigenze del mondo del lavoro che registra una preoccupante mancanza di modellisti e product manager”. I corsi esistono, ma, secondo l’imprenditore, sono gli studenti che continuano a snobbarli. Cortellino invita i genitori a riflettere sul futuro dei propri figli e a riscoprire le abilità manuali. In seguito, BarlettaNews ha pubblicato la risposta di Raffaele Dipalma, presidente del Consorzio 5 Stelle (niente a che vedere con la politica…) che ha l’obiettivo di unire gli imprenditori contro le piaghe del mondo del lavoro. Dipalma si focalizza sulle imprese terziste, in difficoltà a causa “della dittatura che le più rinomate aziende del territorio esercitano poiché spostano continuamente le produzioni in Albania o in altri Paesi, o le affidano a laboratori cinesi presenti sul territorio. Come posso da imprenditore e genitore auspicare che mio figlio entri in un mondo come quello manifatturiero, nel quale la manodopera italiana è paragonata, e conseguentemente messa in crisi, a quella albanese?” si chiede Dipalma. Insomma se mancano le figure professionali, la colpa non è né delle scuole e né dei genitori ma “di una classe imprenditoriale orientata solo verso i grandi profitti”. La proposta di Dipalma è qualla di aprire un tavolo di confronto con scuole e imprenditori per studiare delle soluzioni. (mv)

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