Il segreto del successo? Passare da una produzione classica a uno stile più moderno, sportivo e casual. È così che lo storico calzaturificio Finest Shoes di Fucecchio (Firenze) è riuscito a sopravvivere alla crisi, riuscendo a scalare le vette del mercato mondiale, in soli quattro anni, con il marchio di sneaker Atlantic Stars. La conversione della produzione è stata un’idea di due imprenditori visionari che da anni dirigono l’azienda fondata dai loro padri: Cristiano Martelli, esperto in economia e strategia aziendale, e Gian Luca Zucchelli, modellista calzaturiero e stilista di abbigliamento. Le scarpe, che si ispirano agli anni 80, hanno la particolarità di essere fatte interamente a mano con materiali pregiati (tomaia in crosta scamosciata di vitello), solo made in Italy. La distribuzione, gestita dagli showroom di Alessandro Squarzi (proprietario del marchio al 50%), ha contribuito al successo del brand. Grazie alle scarpe “stellate”, il fatturato dell’azienda è passato dai 3,4 milioni di euro del 2014 agli 11 milioni del 2016, dei quali circa 7,5 sono ricavati dalle vendite delle Atlantic Stars. Il 30% del giro d’affari di queste sneaker made in Tuscany è in Giappone, dove il 2 giugno a Tokyo aprirà il primo il primo monomarca del brand. “Un prodotto completamente made in Italy è cosa ormai rara nel settore calzaturiero – dice Martinelli –. È una produzione totalmente artigianale che vogliamo assolutamente preservare insieme alla volontà di restare in Toscana”. Su ogni scatola delle scarpe appare la scritta “enjoy the quality”.
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