Una piacevole sorpresa. Accolta con un po’ di scetticismo da parte degli operatori, delusi dalle ultime edizioni di GDS, il salone Gallery Shoes che si chiude oggi all’Areal Böhler, alla periferia di Düsseldorf, ha invece riscosso apprezzamenti unanimi. Tutti gli spazi sono stati occupati dagli oltre 500 brand presenti, numero che è andato oltre le aspettative degli organizzatori (Igedo). “Questa prima edizione ha destato molta curiosità tra i clienti, per lo più tedeschi. L’organizzazione è perfetta anche se forse i costi sono un po’ troppo alti e manca l’internazionalità che c’era alla GDS di qualche edizione fa” è il commento di Sara Galli del calzaturificio Brunate che evidenzia un mercato tedesco in ripresa: “Abbiamo ricevuto qualche riassortimento sull’invernale. I buyer sono sembrati più reattivi del solito ma ora è troppo presto anche per fare delle previsioni”. Impressione positiva anche per Samuele Camerlengo del calzaturificio Lorenzi: “Fiera molto interessante, anche per il numero di visitatori, per il 90% provenienti da Germania, Belgio e Olanda. Alcuni comprano, altri prendono appuntamenti per il Micam o per Monaco. Differenze con GDS? Data, ambiente, la suddivisione degli espositori in base alla tipologia di prodotto e stand più aperti”. Da una fiera che termina a una che comincia. Domani infatti, prenderà il via all’Expocentre di Mosca la CPM (Collection Première Moscow) che chiuderà il 2 settembre. Gli espositori (abbigliamento e accessori) mostreranno le loro collezioni per la stagione primavera-estate 2018. Saranno 124, contro le 94 dello scorso settembre, le collezioni italiane presenti raccolte nell’area “Italian Fashion”, promossa e organizzata da Ente Moda Italia. Tra queste una quarantina tra calzaturifici e pelletterie. (mv)
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