I ricavi calano, ma l’andamento finanziario lascia intravedere segnali di miglioramento. È quanto registrato nei primi sei mesi dell’anno da Geox, il colosso della calzatura con sede a Montebelluna, che tra gennaio e giugno ha visto ridursi i ricavi dell’8,2% (-7,2% a cambi costanti) a 414,1 milioni di euro. Nello stesso periodo l’Ebitda è sceso da 42,1 a 27,3 milioni. Il risultato della gestione ordinaria, nello stesso periodo, si è attestato a 10,9 milioni di euro, altro dato in significativa contrazione rispetto ai 24 milioni incassati nei primi sei mesi del 2017. “Dopo un primo trimestre impattato da minori vendite promozionali, data la rilevante riduzione dei livelli di magazzino realizzata nel 2017, e dal ritardo nella partenza della stagione primaverile, a seguito di condizioni meteorologiche particolarmente sfavorevoli, da metà aprile ad oggi stiamo consolidando un miglioramento del trend, così come anticipato in precedenti commenti” ha spiegato l’amministratore delegato Matteo Mascazzini, in sella dallo scorso febbraio. Il rilancio del brand, secondo il manager, passerà anche dagli investimenti in comunicazione e marketing, ritenuti “indispensabili per il rafforzamento” e quindi “tornati a crescere”. “Abbiamo già messo in cantiere importanti interventi nell’ambito di un progetto di profonda revisione strategica, avviato in vista della presentazione del nuovo piano industriale” ha infine annunciato Mascazzini. Nel frattempo, i negozi multimarca continuano a rappresentare la fonte principale di ricavi del gruppo (45% nel primo semestre 2017), attestandosi a 191,2 milioni. I ricavi generati dai negozi a gestione diretta hanno toccato soglia 174,4 milioni, in leggera contrazione.
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