Obiettivo giugno 2021. Parabiago Collezioni viaggia spedita verso la data che coinciderà con il momento in cui potrà scrollarsi di dosso il concordato con continuità aziendale avviato nel giugno di due anni fa. “Soprattutto i fornitori ci riconoscono che il nostro è un caso quasi unico in Italia e del settore di concordato con continuità. Sapevamo cosa fare. Purtroppo, a imporlo sono stati gli effetti della crisi del 2008-2009. Ora ci siamo riorganizzati e ce la mettiamo tutta per proseguire e offrire lavoro” ci dice Giovanna Ceolini (nel riquadro), vicepresidente Assocalzaturifici, che guida l’azienda con il marito Karl Schlecht, l’unica a Parabiago, insieme a Fratelli Rossetti, a produrre un brand di proprietà. Dopo l’avvio del concordato, l’impresa ha dovuto affrontare anche l’improvvisa scomparsa della sua mente creativa, il designer Thierry Rabotin (agosto 2017). Oggi Parabiago Collezioni indossa un vestito più slim, adatto ai suoi livelli di fatturato (10 milioni di euro) e di produzione (spostata da Busto Garolfo a Parabiago). È arrivato Massimo Balbini alla direzione creativa e con lui Thomas e Andreas Schlecht, figli dei titolari. “È stata una sorpresa perché avevano preso strade diverse” commenta Giovanna Ceolini che prosegue: “Il 2018? Stiamo mantenendo le nostre posizioni e lo chiuderemo in linea col 2017. Clienti, fornitori e strategia non sono cambiati rispetto ad anni fa. È cambiato il mercato, diventato molto difficile per tutti, e per noi che, almeno così ci dicono, abbiamo un prezzo da brand pur non essendo un top brand”. L’azienda dà lavoro a 75 dipendenti e, compatibilmente con il difficile momento di mercato e di settore, cerca giovani da assumere non tanto per ricambio generazionale, quanto per completare l’organico. “Non è facile. Abbiamo assunto ragazzi che avevano frequentato il corso di formazione all’Istituto Bernocchi di Legnano”, conclude l’imprenditrice lombarda.
Giovanna Ceolini spiega il futuro di Parabiago Collezioni: concordato agli sgoccioli, consolidamento in corso
