Qualità massima per realizzate “un ottimo prodotto” e competenze delle risorse umane, si sa, vanno a braccetto. Lo sa bene Giuseppe Santoni, CEO del calzaturificio Santoni di Corridonia (Macerata), che durante il lockdown (non solo) ha messo a punto alcune strategie per adeguarsi ai cambiamenti del mercato. Ha anche utilizzato questo periodo per formare (ulteriormente) i dipendenti.
La qualità
“Perché la qualità — spiega Santoni in un’intervista pubblicata da corriere.it — deve essere sviluppata continuamente, in tutto ciò che si fa”. L’imprenditore marchigiano, che quando aveva 6 anni si divertiva a giocare con le pelli nell’azienda fondata dal padre (dal quale ha ereditato la tecnica calzaturiera) entra nel dettaglio: “Siamo l’unica azienda italiana che produce tutto internamente, e a mano. E che non produce per altri marchi”.
La formazione
All’interno del calzaturificio è attiva una Academy per la formazione delle risorse umane (700 gli addetti del calzaturificio, ndr). “Durante la sosta imposta da Covid, il tempo è stato prezioso per avviare una nuova formazione dei dipendenti”. In altre parole, “affinare tecniche e pensare a nuovi investimenti, impiegati maggiormente sul digitale che è cresciuto dell’80% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno” ha detto Santoni. Il quale si aspetta di vedere una ripresa già dal 2021, anche grazie alla collaborazione con Andrea Renieri che curerà il design della collezione femminile.
Un ottimo prodotto
Santoni, in un’altra intervista pubblicata da Il Giorno, torna sul concetto di qualità. E lo fa con parole molto simili a quelle utilizzate da Paolo Bestetti, CEO dell’azienda di arredamento di alta gamma Baxter. “Il futuro – dice Santoni deve puntare solo su progetti importanti e di altissima qualità. Non si deve raccontare una bella storia, bisogna dare un ottimo prodotto“. (mv)
Immagini tratte da santonishoes.com
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