“Utilizzare i nomi delle Divinità con avidità imprenditoriale, per vendere delle scarpe, è un abuso. Ciò offende i sentimenti religiosi degli induisti”. È un passo della lettera che Rajan Zed, guida spirituale indù, ha indirizzato allo stilista Philipp Plein, reo di aver chiamato Ganesha e Kali, divinità della religione induista, due modelli di calzature della nuova collezione. A riportarlo è il settimanale svizzero Handelszeitung (Philipp Plein, tedesco, si è trasferito a Lugano). La lettera evidenzia anche come le scarpe in questione siano in pelle bovina, animale sacro per la religione indù, e oggetto nel subcontinente di polemiche, conflittualità politiche e non solo. Rajan Zed esorta Plein a cambiare il nome delle scarpe. Kali indetifica una décolleté di vernice (in vendita al prezzo di 650 euro sul sito dello stilista) e un tronchetto open donna (2.150 euro). Ganesha è invece uno stivale alto open toe, venduto al prezzo di 4.998 euro. Philip Plein non ha, per ora, rilasciato dichiarazioni. (mv)
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