Un gruppo italiano rileva Sonora, marchio di calzature nato negli anni ’80 e conosciuto per i suoi stivali da cowboy. Della cordata fanno parte Maurizia Lastilla, ex Stuart Weitzman, e i partner finanziari Panda Partecipazioni e Jaxster Capital. Nella ricetta del rilancio ci sono pelle e manifattura italiana. La prima uscita sul web di Sonora è attesa per aprile, mentre per giugno è fissato l’appuntamento con i negozi.
Pelle e manifattura italiana
Il marchio Sonora era di proprietà della marchigiana Zeis Excelsa. Secondo Footwear News, il brand è stato acquistato da una cordata guidata, dicevamo, da Lastilla. È l’ex direttrice delle vendite internazionali e del merchandising di Stuart Weitzman. Ora a lei spetta supervisionare lo sviluppo, la produzione e la strategia commerciale di Sonora. Intervistata da FN, Lastilla spiega che concentrerà il rilancio su tre stili principali. Quali? The Santa Fe, un classico stivale western con un tacco leggermente più alto. Hidalgo, stivaletto Chelsea con dettagli e ricami western. E, infine, Chihuahua, la versione aggiornata dello stivaletto lanciato negli anni ’80 anche grazie al cofondatore di Guess, Georges Marciano. I tre modelli saranno sviluppati in pelle di vitello e in pelle lucida nei colori nero, bianco e rosso ciliegia. La produzione Sonora avverrà ancora nelle Marche.
Il posizionamento
L’ex banchiere Nicola Nori, che gestirà il business del brand, ha spiegato che Sonora si collocherà nel segmento del lusso accessibile. Il range dei prezzi, dunque, sarà inferiore del 50% rispetto a quelli delle etichette di lusso (da 390 a 700 euro i prezzi al pubblico). “Il nostro obiettivo è iniziare con le scarpe – dice –, ma la nostra visione è che Sonora dovrebbe crescere come un marchio lifestyle”. Nori ha spiegato come, sebbene l’Italia e l’Europa siano i mercati di riferimento, Sonora abbia il potenziale per crescere anche negli Stati Uniti e in Estremo Oriente. (mv)
Immagine tratta da sonoraboots.it
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