Le difficoltà di Gucci si ripercuotono sul tacco d’Italia. In Puglia il calzaturificio Sud Salento ha avviato ad inizio febbraio la procedura di licenziamento collettivo per 120 dei 335 dipendenti distribuiti tra gli stabilimenti di Gagliano del Capo, Corsano e Alessano. Una scelta obbligata per la famiglia Abaterusso, proprietaria dell’azienda che fornisce in esclusiva il gruppo Kering, producendo in particolare gli elementi per le calzature di Gucci. L’allarme rosso sulla contrazione delle richieste dal mondo del lusso da parte del terzista salentino risale ad ottobre 2024, con un chiaro riferimento alla necessità di licenziare una volta terminati gli ammortizzatori sociali, attivi ormai da un anno.
Il gruppo non abbandoni il calzaturificio Sud Salento
Ad alzare la voce oggi sono i sindacati. Con una nota congiunta rifiutano la decisione dell’azienda di chiudere le attività negli opifici salentini che producono per Gucci e richiamano alle proprie responsabilità direttamente il committente. “Riteniamo che debbano essere il marchio Gucci, e prima ancora Pigini (calzaturificio del gruppo Kering, ndr) – si legge su Gazzetta del Mezzogiorno –, a fare uno sforzo ulteriore per ridurre il numero di licenziamenti in un lembo d’Italia, dove non sarebbe solo difficile, ma sicuramente impossibile, ricollocarsi sul mercato del lavoro”. I sindacati, quindi, non firmano l’accordo sui licenziamenti: chiedono di ridurre le unità in esubero e incentivare il rilancio aziendale. Evidenziando anche che, in controtendenza rispetto all’annuncio degli esuberi, in questi giorni i lavoratori di Sud Salento stanno svolgendo ore di straordinario per fronteggiare un aumento di produzione.
La vicenda
Quella del calzaturificio salentino è una vicenda complessa: solo quattro anni fa ha assunto 130 nuovi collaboratori, collocati nel terzo stabilimento aziendale. La mono-committenza di Gucci, nonostante i tentativi di ampliare il portafoglio clienti, sta giocando a sfavore. La ricerca di nuovi clienti ha fruttato nel 2024 l’acquisizione di nuovi rapporti in esclusiva per i reparti di giunteria. Ma dallo scorso dicembre 2023 l’azienda degli Abaterusso ha subito un drastico calo delle commesse da parte del gruppo Kering, che ha portato alla scelta di chiudere i reparti di montaggio e finissaggio e quindi di iniziare la procedura di licenziamento di 120 unità lavorative. (aa)
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