Guerre commerciali: l’UE rinnova per 6 mesi i dazi alla Russia. Venanzi: “I nostri problemi si acuiscono”

Nel contesto internazionale delle guerre commerciali, che vedono USA e Cina sotto i riflettori, resta attuale anche un altro fronte: quello russo. Nei giorni scorsi il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso di rinnovare per altri 6 mesi le sanzioni commerciali alla Russia introdotte nel marzo 2014. “Un’analisi della situazione attuale ha concluso che il regime sanzionatorio non va modificato” ha motivato il Consiglio. Le agenzie che hanno riportato la notizia hanno scritto che anche il governo italiano, in passato contrario al “rinnovo automatico”, ha votato a favore. Secondo Arturo Venanzi (Calzaturificio Franceschetti), coordinatore del Laboratorio Russia e Paesi CSI all’interno di Assocalzaturifici, “il rinnovo delle sanzioni non fa altro che acuire i nostri problemi sul mercato russo che già sono rilevanti e in costante aumento a causa dell’ulteriore svalutazione del 15% del rublo avvenuta in questi ultimi giorni. Poi dobbiamo fare i conti con le problematiche relative alle nuove normative della dogana di Mosca e l’etichettatura obbligatoria che aggravano di costi i nostri accessori. Tutto ciò – conclude Venanzi – comporterà sicuramente un minor acquisto di calzature italiane soprattutto dai clienti piccoli e poco organizzati, che erano la linfa per le aziende piccole del distretto marchigiano”. Più caustico il commento di Marino Fabiani, che con Venanzi guida il Laboratorio Russia: “Cambiano i governi, ma i risultati sono sempre gli stessi. E noi restiamo inascoltati”. (mv)

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