Le scarpe fatte come in un’antica bottega toscana. È questo il modello a cui aspirano i sandali Mario Doni: calzature a km zero, esclusivamente fatte a mano con materiali sostenibili. E questo è il motivo per cui l’azienda Hermes di Santa Maria a Monte (Pisa), proprietaria del marchio, è stata selezionata per partecipare a “Intrecci Etici – La rivoluzione della moda sostenibile in Italia”. Il documentario ora è disponibile in esclusiva sulla piattaforma streaming di Infinity TV. Le creazioni in cuoio e pelle conciata al vegetale firmate Mario Doni sono tra le protagoniste del reportage che promuove l’economia circolare raccontando l’attività di 12 aziende italiane.
La storia
L’azienda Hermes è nata nel 1985 come solettificio (ancora in attività). Da 15 anni si è aperta alla creazione di calzature con il brand Mario Doni, che vende quasi esclusivamente online. “La nostra idea è di ricreare la dinamica dell’antica bottega toscana, dando la possibilità di personalizzare un modello in 3.500 versioni diverse – illustra Carlo Pierucci, responsabile di Hermes – . Sviluppiamo anche disegni fatti direttamente dai nostri clienti”.
Intrecci Etici
Mario Doni è l’unica realtà del settore pelle presente a “Intrecci Etici”. Il progetto sulla green fashion è stato promosso da Lucia Mauri e Lorenzo Malavolta e prodotto da LUMA video grazie a un crowdfunding e al cofinanziamento di Infinity. “Siamo stati scelti per i nostri prodotti etici. Usiamo solo cuoio e pelle conciata al vegetale che tingiamo noi all’interno. Abbiamo un metodo di lavoro artigianale – racconta Pierucci – . Non produciamo niente se non su ordinazione. Non abbiamo avanzi, stock di magazzino o rimanenze”.
Sandali Mario Doni
“Mario Doni è un artigiano fiorentino, che nutre da sempre una forte passione per la bellezza e la ricercatezza del sandalo realizzato su misura”. Così si presenta il brand sul web. Ma, in realtà, Mario Doni non esiste. È un personaggio inventato: “Mario è il nome più diffuso in Toscana e Doni rispecchia la nostra idea di donare qualcosa di speciale ad ogni cliente”, spiegano dall’azienda. I modelli infatti sono creati esclusivamente su richiesta e tutti fatti a mano. Non solo sandali, anche zoccoli, scarpe, accessori e pelletteria.
La battaglia sulla sostenibilità
L’azienda porta avanti da sempre un processo produttivo sostenibile. “Mi dà fastidio quando leggo che fanno le scarpe con il recupero di rifiuti, bucce di mela o ananas, senza specificare la quantità di poliuretano che ci viene messo – spiega Pierucci –. La moda vegana porta spesso alla richiesta di sandali in plastica per evitare la pelle. Una richiesta che si basa il più delle volte su informazioni scorrette”. Per l’imprenditore-artigiano questa è una lotta impari. “Nel mercato si dovrebbe essere più chiari. Combatti male quando da una parte accetti tutto, senza dover dare notizia di cosa compone una scarpa, e dall’altra devi invece giustificare ogni cosa”.
Vegan vs pelle ecologica
“Nelle scarpe cosiddette vegane non è indicata la durata, non è specificato se le scarpe sono riparabili, come sono smaltiti i materiali. Noi i sandali li possiamo aggiustare e le nostre calzature durano una vita”. Essere eco-sostenibili per Mario Doni non è una moda passeggera: “Quello che facciamo ora lo facevamo anche 15 anni fa. Con questo tipo di materiali e con questo tipo di lavorazione. Nasciamo sostenibili”. (mvg)
Nell’immagine, foto scattate durante le riprese del documentario Intrecci Etici di LUMA video (disponibile su Infinity TV)
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