I “Sandali on the road” sono l’occasione per facilitare l’inclusione sociale e per promuovere l’educazione alla imprenditorialità di comunità. Sono stati, sicuramente, l’opportunità per alcuni migranti di partecipare a un corso di calzatura nel laboratorio “La bottega di Lucina” di Urbisaglia (Macerata). Ha coordinato il progetto “Atelier indipendenza, laboratorio del fare, diretto all’indipendenza socioeconomica dei titolari di protezione internazionale” l’associazione GUS (Gruppo Umana Solidarietà) di Macerata. Il finanziamento, invece, lo ha messo a disposizione FAMI (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione) del Ministero dell’Interno.
Chi ha partecipato al progetto
I beneficiari del progetto hanno seguito le lezioni di calzatura di Anna Piergiacomi, titolare del laboratorio “La bottega di Lucina”. Alla fine del corso hanno dei sandali con pellame di scarto della produzione calzaturiera locale, anche quella destinata alle griffe, e collanti vegetali (come il lattice di gomma di caucciù). La collezione si chiama “Sandali on the road”. I prodotti per il momento sono in vendita sul Progettoatelier.eu. Qui si trovano anche le immagini che raccontano la storia delle calzature, proponendone l’acquisto “per valorizzare i nuovi artigiani, cittadini globali”.
Ora un sostegno
Il passo successivo – riporta il sito Cronache Maceratesi – sarà la realizzazione di un modello di auto-imprenditorialità, per esempio nella forma cooperativa. L’obiettivo è arrivare all’autonomia economica, sociale e culturale. Dal GUS chiamano all’appello anche “un imprenditore marchigiano illuminato”, che possa investire su questa nuova linea di sandali. (mv)
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