Lo disse Balzac. “Un osservatore attento può capire con chi sta parlando guardandogli le scarpe”. Lo pensano anche i tedeschi, a meno stando a giudicare dai risultati del sondaggio commissionato dall’azienda S.C. Johnson Bama.
La popolazione teutonica può essere suddivisa in tre gruppi, spiegano gli autori dello studio: “i precisini”, “i comodoni” e gli “inesperti”. I primi (41% della popolazione) puliscono regolarmente le proprie scarpe. Almeno due volte settimane impugnano spazzola, straccio e crema, convinti che un aspetto trascurato della propria calzatura penalizzerebbe la loro immagine. La maggioranza rientra invece nella categoria dei “comodoni” (58%), coloro cioè che reputano che la pulizia della scarpa sia sì importante, ma non così tanto da dedicarci del tempo due volte a settimana. Il 25% dei tedeschi appartiene infine al terzo gruppo (25%): non sanno bene come usare i prodotti di pulizia della scarpa, e, nel dubbio, non ne fanno uso o solo sporadicamente.
Precisini, comodoni o inesperti che siano, dallo studio emerge che i tedeschi sono grandi amanti della scarpa e che i loro armadi straboccano di sneakers, stivali, stivaletti e ballerine: un tedesco su due (46%) possiede almeno 10 paia di scarpe. In particolare il 33% delle intervistate ha dichiarato di possederne da 11 a 20 paia, mentre il 12 % ne possiede addirittura oltre 40 paia. In barba al pregiudizio che l’acquirente medio tedesco acquista solo per necessità e in base alle condizioni meteorologiche.
Al contrario, dallo studio emerge che per la calzatura i tedeschi spendono volentieri i propri soldi. La maggioranza (64%) destina circa 200€ ogni anno all’acquisto di nuove scarpe, mentre l’8% del pubblico femminile arriva a spendere in media almeno 400€. (m.f.)
Nella foto: un modello per “patrioti” lanciato da Adidas