Luca D’Aprile, uno dei soci fondatori de Il Fatto Quotidiano, è stato rimpiazzato da Edima, holding che al pari degli altri soci maggiori (Chiarelettere, Cinzia Monteverdi, Francesco Aliberti e Antonio Padellaro) possiede il 16,26 % dell’Editoriale Il Fatto. Nata un anno fa, Edima è controllata per il 10 per cento dallo stesso D’Aprile insieme ad altri tre azionisti, anche loro marchigiani. Il più noto è l’imprenditore Enrico Paniccià, titolare del calzaturificio Giano (con licenze La Martina e Harmont&Blaine), che detiene il 28,33% della società. Il 9 maggio scorso Paniccià ha partecipato all’assemblea che ha deciso, per la prima volta dalla fondazione, di non distribuire dividendi, criticando il piano di sviluppo affidato al banchiere Matteo Arpe, definito dall’imprenditore “troppo conservativo”. Gli azionisti si sono divisi sulla proposta di Aliberti di delegare al consiglio il compito di studiare una nuova governance, che ora prevede rigidi vincoli per il trasferimento delle azioni. La proposta è stata approvata, ma con una spaccatura: a favore i due direttori Padellaro e Peter Gomez e contrari Marco Travaglio e Marco Lillo. (mc)
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