A Lappato, in provincia di Lucca, è “sparito nel nulla” un calzaturificio: Cibernella. Il 2 settembre, raccontano gli operai, hanno trovato lo stabilimento chiuso e il capannone, guardando dalle finestre, del tutto svuotato: sono stati portati via anche i condizionatori. Un dipendente ha raccontato di come il titolare, l’imprenditore Albano Biagini (nella foto), sia irreperibile e il telefono risulti staccato. Mentre sul capannone sono comparsi cartelli che recitano: “Affittasi, 500 metri quadri capannone industriale con uffici”, il quotidiano La Nazione ricorda come nell’ottobre 2011 l’imprenditore prometteva di dar vita “a un progetto che comporta investimenti in macchinari e forza lavoro per un milione di euro”. E a gennaio 2013, sempre Biagini, raccontava a Il Tirreno: “C’è ancora chi mi dice che sono matto, ma io non mollo. Voglio riportare la produzione di calzature di qualità in questa zona”. Ora di Biagini si è persa traccia. L’azienda è chiusa e 10 operai ancora in forza al calzaturificio (dopo che tutti gli altri erano stati inseriti in un piano di mobilità che risale a fine 2012) sono senza lavoro e non risultano nemmeno licenziati. (mc)
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