Nella sua bottega in corso Cavour a Novara, che gestisce dal 1965, ma che ancora prima apparteneva al padre, Adriano Stefanelli ha realizzato le scarpe di Giovanni Paolo II°; quelle dedicate alla Ferrari, tra cui un paio fatte su misura per Luca Cordero di Montezemolo; quelle per Lech Walesa, presidente della Polonia dal 1990 al 1995 e Premio Nobel per la Pace, e quelle per il patriarca Alessio II. L’artigiano novarese aveva aggiunto due nomi alla lista di clienti noti: George W. Bush e Benedetto XVI°, a cui forniva scarpe in pelle rossa che alcuni inizialmente avevano attribuito a Prada, indiscrezione smentita dalla Chiesa stessa, che aveva indicato nella scelta del colore un richiamo ben preciso. “Il rosso” scrisse l’Osservatore Romano, “racchiude un nitido significato martoriale, il sangue della passione”.
Il calzolaio del Papa: “Gli farò un altro paio di scarpe”
Ora, commentando l’annuncio dell’abdicazione di Papa Ratzinger, Stefanelli afferma: “Non so se rimarrà a Roma. Però, se ne avesse bisogno, non mi tirerò certo indietro e gli farò un altro paio di scarpe, dopo quelle che gli ho regalato per Natale. Il suo – ha concluso – è stato un atto di coraggio: dare le dimissioni per un Papa non credo sia così facile”. (m.c.)