Storie così non capitano tutti i giorni e proprio per questo hanno dell’incredibile. Nel profondo Texas, a Fort Worth, il calzolaio ipovedente Karl Mott lavora al Cowboy Boot and Saddlery e insieme agli altri artigiani crea stivali in pelle e ridà vita a quelli già esistenti. Cieco da trenta anni, Rott ha imparato a trattare la pelle sin da quando era giovane, complice il fatto che ha lavorato nei ranch ed essere stato a contatto con la materia prima.
Una storia tutta americana
Ai microfoni dell’emittente CBS News Mott spiega come riesca a lavorare la pelle nonostante tutto: “Ero dipendente dall’odore della pelle e dall’idea di poter mettere insieme qualcosa e sperare che sembrasse bello”. Il calzolaio ipovedente grazie a numerosi tentativi ha imparato a utilizzare gli strumenti affidandosi solo al tatto. Ad aiutarlo sono anche l’esperienza maturata da giovane e la manualità sviluppata quando lavorava a contatto con gli animali nei ranch. Il Cowboy Boot and Saddlery, di cui è titolare Tommy Ruddy, è il paradiso per gli amanti della pelle e degli stivali, ma ciò che rende straordinario il negozio è la presenza di Karl. “Stare a contatto con la pelle mi tiene impegnato, mi fa lavorare la mente, mi fa pensare al prossimo progetto”, dice il calzolaio.
Una nuova vita a qualcosa che esiste già
Certo è che gli artigiani del Cowboy Boot and Saddlery oltre che alle persone, una seconda chance la danno anche agli stivali. Il negozio oltre a produrre stivali di ogni tipo e a riparare quelli dei clienti, li acquista anche alle aste e dà una seconda vita ad oggetti che altrimenti andrebbero smaltiti. E infatti ogni stivale che si acquista ha una storia, arricchita anche da chi quel lavoro lo fa ogni giorno. Una doppia vittoria quindi, soprattutto perché Rott è sempre stato trattato alla pari, non come un collega speciale: è “uno dei tanti”, giudicato solo in base alla sua manualità e alla capacità di affrontare le sfide. Il Cowboy Boot and Saddlery è un posto in cui secondo CBS News non manca il cuore e il senso di riscatto. Non è questo, in fondo, il vero sogno americano? (dc)
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