Il piano di rilancio di Pechino serve in primis alla scarpa cinese

Il piano di rilancio di Pechino serve in primis alla scarpa cinese

Necessario e vitale innanzitutto per la scarpa cinese il piano annunciato dal governo di Pechino per ridare ossigeno ai consumi interni e naturalmente alla produzione di beni. Perché, secondo i dati 2024 resi pubblici dalla China Leather Industry Association (CLIA), il fatturato totale dei produttori di calzature cinesi è sì aumentato del 4,1% rispetto su base annua, ma a fronte del valore in diminuzione del singolo paio di scarpe.

 

 

I risultati della scarpa cinese

Numeri e percentuali che si assottigliano, segno della stanchezza e del rallentamento di un intero comparto. Le esportazioni annuali del comparto calzaturiero nel 2024 sono state pari a 9,20 miliardi di paia, per un valore di 46,87 miliardi di dollari USA. Vale a dire in aumento del 3,3% in volume, ma in diminuzione del 4,9% in valore rispetto al 2023. Sul fronte delle importazioni di calzature nella Repubblica Popolare Cinese, si legge su ILM, da segnalare la quota in ingresso di 200 milioni di paia, per un valore di 5,96 miliardi di dollari USA. La performance è in aumento rispettivamente del 7,5% e dello 0,7% su base annua. Ma a soffrire è la calzatura in pelle. Dal totale, il fatturato dei produttori di calzature in pelle è aumentato del 2,3% a 550 milioni di paia, per un valore di 8,17 miliardi di dollari USA esportati nel corso del 2024. Rispetto al 2023, si è registrato un calo rispettivamente del 5,9% e dell’8,1%. Le importazioni di calzature in pelle hanno raggiunto i 69 milioni di paia, per un valore di 2,96 miliardi di dollari, in calo del 5,5% e dello 0,9% su base annua. (aa)

Foto da Shutterstock

 

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