Tra le cose alle quali abbiamo assistito nel 2022 c’è anche il ritorno a un certo tipo di scarpa. Casual, perché ormai lo streetwear si è inserito nel DNA della moda e per i brand è difficile pensare di farne a meno. Ma elegante, a suo modo, di certo diversa dalla sneaker. Sul mensile La Conceria n. 12 (dal titolo “Che Cosa ci Siamo Persi”) proviamo a stilare il bilancio del 2022 della pelle. La riaffermazione nella moda di stili calzaturieri più vari della monocrazia sportiva è, dal nostro punto di vista, una buona notizia.
Un certo tipo di scarpa
“Il processo stilistico in corso porta con sé il recupero di materiali nobili, come la pelle – si legge nell’approfondimento dal titolo “Un pezzettino di scarpa” –. Per rendersene conto basta aprire le homepage di brand con posizionamenti molto diversi. Che si tratti (come si vede in foto) di H&M (fast fashion), Massimo Dutti (premium) o Louis Vuitton (ça va sans dire, lusso), ai piedi dei modelli si vedranno anche stivali e paraboot”. Per la concia italiana una boccata d’ossigeno, perché è dal 2001 che la quota di produzione per la calzatura risulta in calo.
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