L’ultimo dato sull’import, diffuso ieri, sembra destinato a sbloccare le richieste dei calzaturieri messicani di misure contro l’invasione di calzature made in China. Nel primo semestre ne sono entrate 17,5 milioni di paia, +59% rispetto allo stesso periodo del 2012, sostenute da un calo del prezzo medio all’import pari al 14%, per una media di 7,5 dollari al paio. Una scarpa realizzata in Messico ha un costo medio di 21 dollari. Questo squilibrio spinge il direttore generale della Camara de la Industria del Calzado dello stato di Guanajuato (Ciceg), Alejandro Gómez, ad affermare che “Le cattive pratiche cinesi nell’industria della calzatura non si sono sradicate, anzi persistono”. La Ciceg è tra i fautori della denuncia di concorrenza sleale nei confronti del Paese asiatico. Il valore delle scarpe cinesi importate dal Messico è pari a 130 milioni di dollari nel semestre, con un aumento del 37% sul 2012. “Stiamo correndo ai ripari – sottolinea il presidente dell’associazione, Ysmael López García – e se non dovesse essere antidumping, studieremo comunque misure prestabilite dalla legge per fermare quest’invasione”.
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