Un nuovo proprietario? Forse, ma prima un nuovo ufficio “globale” per la sua catena di fornitura. Capri Holdings ha messo in vendita il marchio Jimmy Choo che, intanto, si allarga a Scandicci e rafforza il suo storico rapporto con il Made in Italy. Infatti, il 7 gennaio 2025 aprirà una nuova sede da 5.600 metri quadrati nei pressi di Firenze.
Jimmy Choo si allarga a Scandicci
A dicembre 2019, Capri Holdings annunciò di aver rilevato Alberto Gozzi, calzaturificio di Chiesina Uzzanese (Pistoia), oggi denominato Capri Footwear Industries. A marzo 2024, ha intascato la maggioranza del calzaturificio Sicla di Levane, frazione di Montevarchi (Arezzo), storico fornitore di Jimmy Choo. Ora arriva un nuovo investimento per il marchio di scarpe di lusso che il prossimo 7 gennaio aprirà i suoi nuovi uffici globali per la supply chain a Scandicci (Firenze).
Un capitolo emozionante
“L’apertura dei nostri nuovi uffici della supply chain segna un capitolo emozionante per Jimmy Choo”, afferma la CEO Hannah Colman. “Per quasi 30 anni il marchio ha lavorato con gli artigiani, i fornitori e le fabbriche più talentuosi in Italia. Questa apertura rafforza la nostra tradizione nell’arte del design di scarpe e accessori e il nostro impegno nel mantenere i più elevati standard di artigianalità”. Il nuovo edificio si sviluppa su tre piani dedicati a uffici e magazzini (per complessivi 3.000 metri quadrati).
In attesa della nuova proprietà
A breve, però, Jimmy Choo potrebbe scrivere un altro capitolo della sua storia sotto una nuova proprietà. Fallita la fusione tutta statunitense tra Tapestry e Capri Holdings, quest’ultima ha deciso di mettere in vendita Versace e Jimmy Choo per concentrarsi su Michael Kors. Chissà se Jimmy Choo, con una filiera tutta italiana, susciterà l’interesse di Exor, che indiscrezioni risalenti al novembre 2023 lo davano intenzionato a rilevare il marchio di scarpe di lusso. (mv)
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