In Colombia si aspettano che le cose migliorino a fine 2024

In Colombia si aspettano che le cose migliorino a fine 2024

Sofferenza e segnali di ripresa attesi per fine 2024, rispettivamente per la pelletteria e la calzatura colombiana. A rivelarlo, a margine di IFLS+EICI 2024 – la fiera della calzatura e della pelletteria di Bogotà svolta dal 17 al 19 luglio – è Willian Parrado, vicepresidente esecutivo di ACICAM. Vale a dire, l’associazione che riunisce calzaturifici (oltre 8.400 aziende che producono 49,4 milioni di paia di calzature all’anno) e le imprese attive nella manifattura della pelle in Colombia. In totale si tratta di 130.000 posti di lavoro, in netta riduzione rispetto ai 170.000 censiti nel 2017.

In attesa di fine 2024

“In questo 2024 stiamo dimostrando un’evidente resilienza – spiega Willian Parado a portfolio.co – affrontando e superando numerosi problemi economici e di tipo strutturale”. Da gennaio a maggio 2024 le esportazioni di articoli di pelletteria hanno segnato il -9,3%, mentre la calzatura made in Colombia può contare, nello stesso periodo, sul +11%. “Negli ultimi mesi c’è stata una sorta di ripresa delle vendite – ricorda Parado -, ma crediamo che sia ancora insufficiente. D’altro canto, secondo i dati dell’Osservatorio Calzature e Pelletteria ACICAM-Raddar, la spesa delle famiglie per la pelletteria nella prima metà del 2024 è stata pari a 186.508 milioni di dollari, mentre quella per le calzature ha raggiunto 1.700 miliardi di dollari”.

 

 

La situazione nei distretti

In diversi distretti produttivi si sono registrati cali di produzione, sia per la calzatura che per la pelletteria. Per esempio: -16,1% a Santander, -13,4% per Cundimarca, -11,2% a Bogotá. Ma uno dei problemi più gravi per la filiera della pelle colombiana è la combinazione killer tra mercato nero e contrabbando. Tanti fake arrivano dalla Cina, ma c’è anche una contraffazione interna, che colpisce i marchi nazionali, con prodotti replicati e venduti a prezzi inferiori.

Incoraggiare i consumi

“In ACICAM ci impegniamo a mantenere buone pratiche di progettazione, produzione e fabbricazione. I prodotti colombiani sono di ottima qualità – conclude Willian Parado – riconosciuta a livello locale e all’estero. Stiamo promuovendo una corretta gestione degli impegni contro il contrabbando, la sottofatturazione nonché gli incentivi alla formazione. Vogliamo lavorare insieme al governo nazionale per trovare soluzioni al contrabbando, incoraggiare i consumi, promuovere le esportazioni e generare un ambiente favorevole. Serve, però, anche abbassare i tassi di interesse, controllare meglio l’aumento della spesa pubblica. Infine, bisogna aumentare la soglia delle importazioni che non è aggiornata da 5 anni”.

Nella foto Shutterstock, fasi di lavoro in un calzaturificio di Bogotà

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