L’export indiano di calzature in pelle è cresciuto del 19,8% tra aprile e agosto. Le spedizioni di calzature in altro materiale sono invece balzate del 75%. Ottimi anche i progressi della componentistica calzaturiera, +36%. Eppure il presidente della categoria di Nuova Delhi non sembra contento. “Cina, ma anche Thailandia, Indonesia e Vietnam restano avvantaggiate nella manifattura di scarpe non in pelle per l’abbondanza di materie prime – ha dichiarato M. Rafeeque Ahmed, presidente dell’All India Skin and Hide Tanners and Merchants Association – il dazio di importazione del poliuretano, determinante per le suole, è stellare in India”. La Germania resta il principale importatore di scarpe dall’India (304 milioni di dollari) con un avanzamento del 12%, mentre la crescita degli Usa è superiore al 20% (255 milioni). L’Europa globalmente ha importato l’11% in meno, per cui il calzaturiero sta cercando fonti alternative e guarda a Sudamerica, Africa e sudest asiatico. L’associazione indiana dei conciatori, Council for Leather Exports (Cle), ha recentemente comunicato che l’export conciario dello stesso periodo ha superato i 2,3 miliardi di dollari, anche questo dato in crescita del 13,6%. L’industria conciaria indiana fornisce impiego a due milioni e mezzo di persone, il 70% delle quali sono donne. (pt)
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