Digitale e sostenibilità come driver di crescita. L’industria calzaturiera globale “non deve respingere, ma accettare il cambiamento”. Anzi: deve “abbracciarlo per trasformare una sfida in una opportunità”. È la sintesi della quinta edizione di IFF (International Footwear Forum), organizzato da CEC (Confederazione Europea delle Calzature) e svolto in digitale a inizio febbraio (nella foto, tratta da cec-footwearindustry.eu) coinvolgendo 25 associazioni di tutto il mondo.
Accettare il cambiamento
“Come possiamo aiutare la nostra industria a sopravvivere e progredire in questa nuova realtà?”. Questa la domanda lanciata da Luis Onofre, presidente CEC, nel suo intervento di apertura. A seguire, Achim Berg, senior partner & global leader moda di McKinsey ha presentato i risultati chiave dello studio The State of Fashion 2021, sottolineando come: “il playbook strategico per avere successo è cambiato per sempre”. La crisi pandemica ha sconvolto la filiera della moda, dall’approvvigionamento al retail. Ma l’anno del Covid non è tutto da buttare perché digitale ed e-commerce stanno “creando nuove opportunità e nuovi consumatori”. E “la sostenibilità sta diventando un attraente fattore di competitività anche a livello economico. I dirigenti della moda devono rispondere rapidamente e con attenzione alla gestione dei rischi. Le decisioni prese oggi daranno forma al futuro dei player del settore” ha detto Berg.
E quindi?
Quindi, cosa devono fare le aziende calzaturiere sparse in tutto il mondo? La conclusione della quinta edizione di IFF ci suggerisce una risposta. Devono captare e capire le opportunità offerte dalla digitalizzazione, dai modelli di business sostenibili e cercare proattivamente finanziamenti pubblici per poter fare gli investimenti necessari. Devono adattarsi il più velocemente possibile a una nuova realtà, senza voltare le spalle al cambiamento. Ma accogliendolo per cavalcare le opportunità di sviluppo che offre. (mv)
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