Trenta milioni di euro per rafforzare la produzione. Anche quella di accessori e scarpe “che stanno crescendo in modo importante” afferma Antonio De Matteis, CEO di Kiton. L’azienda ha appena acquistato un terreno da 30.000 metri quadrati in prossimità del proprio quartier generale di Arzano (Napoli). Qui costruirà un nuovo polo produttivo. Per puntare ancor di più sulla qualità dei propri prodotti perché “la qualità è la leva competitiva per le imprese italiane della moda”.
800 dipendenti
Kiton nasce a Napoli, per volontà di Ciro Paone, nel 1968. Oggi possiede 5 siti produttivi in Italia e dà lavoro a circa 800 persone, di cui oltre la metà artigiani. Dispone di 60 punti vendita monomarca. Un numero destinato a crescere. Infatti, è già in programma l’apertura di una nuova boutique a Francoforte. Ma l’investimento più importante in agenda è quello destinato a rafforzare la produzione.
Un nuovo polo produttivo
“Abbiamo appena acquisito 30.000 metri quadrati di terreno davanti al quartier generale di Arzano per incrementare la produzione di accessori e scarpe insieme a quella di pantaloni e camicie, settori che stanno crescendo in modo importante”. Lo annuncia a L’Economia del Corriere della Sera Antonio De Matteis, CEO di Kiton. De Matteis rivela che l’investimento sarà di circa 30 milioni di euro e sottolinea come questo nuovo progetto porterà nuova occupazione sul territorio. Incremento favorito anche dalla scuola di formazione interna dell’azienda.
“Puntare sulla qualità”
Sul perché di questo nuovo e cospicuo investimento, il CEO di Kiton non ha dubbi. “Da presidente di Pitti, noto che le importazioni dai Paesi che producono a basso costo sono in calo. È un segnale netto: dobbiamo orientarci sempre più sulla grande qualità” afferma De Matteis. Spiegando come questo progetto manifatturiero garantirà la qualità ai prodotti Kiton, compresi calzature e pelletteria che negli anni hanno acquisito sempre maggiore importanza per il business dell’azienda campana. (mv)
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