Manodopera qualificata, calzaturiera, cercasi. Il fabbisogno, in alcuni distretti italiani, è altissimo, in particolare per quanto riguarda figure professionali date per essere (quasi) in via d’estinzione, come l’orlatrice. Serve un modo nuovo di fare recruiting. A Monsummano Terme, in Toscana, ci provano con un nuovo progetto, sostenuto da Confindustria Toscana Nord. Da gennaio 2019 i ragazzi di quinta che frequentano l’indirizzo Moda, Tessile e Abbigliamento dell’Istituto Tecnico Professionale Sismondi-Pacinotti (una cui rappresentanza ha partecipato all’ultima edizione di Lineapelle, lo scorso settembre, nella foto) ogni settimana andranno in laboratorio 3 ore per imparare da un artigiano le basi della modelleria e della realizzazione di una scarpa. Questo lavoro con le scuole superiori si affianca alla formazione post diploma che dal 2006 è attiva presso la Scuola Calzaturiera CEQ (Centro Eccellenza e Qualità) di Mosummano. L’obiettivo a medio termine e di inserire il percorso specializzato nel Piano di Offerta Formativa dell’istituto scolastico, coinvolgendo gli studenti fin dal primo anno. L’operazione è parte di una strategia che vuole ridare smalto al distretto calzaturiero della Valdinievole. Il progetto si chiama “È di Moda il mio Futuro” e Francesca Andreotti, responsabile marketing associativo Confindustria Toscana Nord, lo racconta così al quotidiano Il Tirreno: “Ci muoviamo su un doppio binario, con un corso tecnico al Sismondi-Pacinotti e uno trasversale al Forti, senza indirizzo specifico, che insegni agli studenti la parte commerciale e il marketing, e soprattutto la gestione dei processi aziendali”. Tra i punti principali del progetto c’è il coinvolgimento delle aziende del comparto, oltre al sostegno alla scuola con materiali, docenze specializzate, macchinari e uso dei laboratori negli stabilimenti. Si partirà dalle visite in azienda, già in programma, presso i calzaturifici Tiger Flex, Sergio Natalini e Navajos.
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