L’industria calzaturiera vietnamita è cresciuta del 10,6% nel 2012, superando la soglia di fatturato di sette miliardi di dollari. Ma le voci raccolte dall’associazione dei produttori non sono di vittoria. In un comunicato, Lefaso (Vietnam Leather ad Footwear Association) segnala infatti che alcuni manifatturieri hanno dovuto trovare una soluzione per reagire al calo degli ordinativi pari al 25-30% riassestando la produzione, tagliando forza lavoro, aumentando la qualità del prodotto o, semplicemente, accontentandosi di pareggiare i costi. Notata anche la tendenza geografica a ricevere commissioni dal Sudamerica e da altri Paesi orientali piuttosto che poggiare sui tradizionali mercati europeo e statunitense.
La calzatura vietnamita supera i 7 miliardi di dollari
L’obiettivo del ministero dell’Industria di Hanoi è superare gli 8 miliardi di fatturato nel 2013. Per raggiungerlo, si stanno stimolando le produzioni dei materiali, oggi quasi totalmente importati, nel tentativo di rendere autosufficiente la calzatura almeno per il 65%. L’anno scorso, sono infatti state promosse relazioni con aziende indiane e brasiliane che producono parti di scarpe. L’indirizzo riguarda anche la promozione di sinergie con il settore dell’abbigliamento per specializzare la produzione calzaturiera, mentre sono allo studio la formazione di centri di ricerca e di promozione commerciale.