Nel settore calzaturiero, il fatturato perso a causa del falso oscilla dai 190 e i 240 milioni di euro. Queste le stime di Assocalzaturifici, diffuse a Roma nel corso della presentazione del primo studio articolato che analizza il fenomeno della contraffazione online relativamente al settore calzaturiero e a quello dell’occhialeria. Nel 2012 sono state sequestrate calzature per un valore pari a 17,2 milioni di euro, ossia circa il 2,9% del totale dei prodotti sequestrati, percentuale che cresce sino all’8,8% se si considera il valore dei sequestri di calzature nel periodo 2008-2012. L’analisi condotta per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, Assocalzaturifici e Anfao ha preso in esame un campione di 54 marchi calzaturieri, suddivisi per fasce prezzo e livello di diffusione sui mercati internazionali, e 57 brand di occhiali. Gli ambiti risultati più pericolosi, dopo l’analisi condotta su oltre 700 mila documenti catturati dalla rete, trovano in prima posizione le grandi piattaforme di commercio elettronico, in primis quelle della Cina/Far East (contraffazione al 73% nelle calzature e 54% negli occhiali nel B2C), seguite dal “WEB1.0” (in contesto “neutro” 18,2% nelle calzature e 21% negli occhiali) e infine i social network. (mv)
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