La crescita di Santoni rallenta, ma a un tasso che conferma le previsioni positive. L’azienda di Corridonia (Marche) comunica al Corriere della Sera di aver chiuso il primo semestre 2024 a quota 60 milioni di euro di ricavi, vale a dire il +8,6% rispetto all’analogo periodo del 2023. La performance risulta sensibilmente inferiore rispetto a quanto aveva dichiarato a metà giugno allo stesso CorrSera Giuseppe Santoni, tornato ad essere CEO unico dell’azienda, dopo la partenza di Eraldo Poletto verso Furla.
La crescita di Santoni
Nei primi quattro mesi del 2024, infatti, Santoni dichiarava di aver sfiorato i 40 milioni di euro, con una crescita del 12,6%. Non sono cambiate, però, le previsioni per l’intero anno. Santoni prevede di chiudere il 2024 con un aumento delle entrate del 10,6% per arrivare a 125 milioni. La quota export è del 90%. Il mercato di riferimento è quello degli USA. Il 30% dei ricavi proviene dai canali propri di vendita come negozi diretti ed e-commerce. “Siamo in una fase positiva. Abbiamo investito molto nella distribuzione e prevediamo una crescita annuale delle vetrine del 30% circa – dice oggi Santoni al CorrSera –. L’obiettivo è arrivare a 35 boutique monomarca entro il 2026. Entro la fine del 2024 apriremo anche in Vietnam e in Arabia Saudita”.
L’importanza della formazione
Lo stesso imprenditore maceratese ribadisce l’importanza della formazione per creare nuovi artigiani. Che oggi lavorano con nuove modalità (lean manufacturing) e supportati da macchinari moderni per creare prodotti innovativi. L’azienda sta collaborando con l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Camerino per realizzare un bio-poliuretano vegetale. L’obiettivo è arrivare a produrre una calzatura biodegradabile. “Siamo al 60% del percorso”, conclude Santoni. (mv)
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