Tango, circolarità e scarpe in pelle. Andrea e Aurélie sono una coppia, nella vita e nell’avventura imprenditoriale che li ha portati a dare vita a Cabeceo. Il brand firma calzature artigianali, sandali e stivali che vengono creati con pellami sostenibili e ispirati al ballo argentino. Pezzi unici, ordinati su prenotazione: “Zero stock, zero rifiuti” è uno dei motti dell’azienda. “Dall’inizio del 2013 lavoriamo localmente ed esclusivamente con le pelli disponibili negli stock delle nostre concerie” sottolineano Andrea e Aurélie.
Tango, circolarità e scarpe in pelle
“Tutto è iniziato con la danza, a Parigi. Io e Aurélie ci siamo conosciuti su una pista da ballo 20 anni fa” racconta Andrea Introzzi. Da quell’incontro, avvenuto a Buenos Aires nel 2012, è nato l’amore ma anche una grande intuizione imprenditoriale. Rientrati in Francia dall’Argentina, Andrea e Aurélie hanno creato il loro brand di calzature: Cabeceo. “Nel tango argentino il cabeceo è un invito a ballare – spiega Introzzi -. Un cenno del capo che l’uomo e la donna si scambiano per invitarsi a ballare, per concordare un comune desiderio di fare festa insieme. Un rituale non verbale, carico di eleganza, sensualità e fascino che ci ha conquistato”.
Un’avventura a passo di danza
Come spiega l’imprenditore a laprovinciadicomo.it, “dagli artigiani argentini abbiamo appreso alcuni segreti”. Quali? “L’equilibrata ripartizione del peso, il fissaggio del tacco che deve essere centrale – risponde –. O anche la leggerezza delle materie prime e il corretto posizionamento dei cinturini, che devono contenere senza far male o bloccare i movimenti. Abbiamo poi trasferito tutte queste informazioni agli artigiani italiani e, dopo confronti e prove, siamo finalmente riusciti a realizzare scarpe da calzare sempre, fondendo comfort, stile italiano e quel tocco di allegra follia”.
Zero stock, zero rifiuti
Cabeceo, che ha una sede a Parigi e una a Como, produce scarpe da donna, sandali e stivali solamente su prenotazione. Uno dei motti dell’azienda è infatti “Zero stock, zero waste”, a sottolineare l’aspetto sostenibile dell’intera strategia produttiva del brand. Che fa il paio con l’attenta scelta dei materiali, a partire dai pellami. “Scegliamo fornitori certificati e la nostra produzione è basata sulla richiesta delle clienti – spiega Aurélie a laprovinciadicomo.it -. Non facciamo magazzino, non abbiamo la necessità di fare saldi o svendite, ma, soprattutto, garantiamo ai nostri artigiani la continuità delle lavorazioni, senza picchi stagionali”. (art)
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