C’è spazio per le novità, of course, nel futuro di Fragiacomo. Ci sono quelle stilistiche, che dovrà apportare al design il nuovo direttore creativo Alessio Spinelli (ex Prada, Jimmy Choo, Caovilla): “La mia prima intenzione è di riportare i canoni classici della calzatura italiana, rendendoli allo stesso tempo più moderni”, ha spiegato al Corriere della Sera. E poi ci sono quelle legate alle formule di distribuzione, di cui, invece, si sta occupando il ceo Federico Pozzi Chiesa. In agenda ci sono il potenziamento dell’e-commerce, da cui già passa il 15% delle vendite, e delle strategie più disruptive come ad esempio “la piattaforma sulla quale è possibile acquistare le nostre calzature anche in criptovaluta”, argomenta il ceo. Tra tante novità, però, Fragiacomo non rinuncia alle proprie granitiche certezze. Come la produzione nel distretto di Parabiago e, ancor di più, l’impiego di materiali nostrani: “Utilizziamo pellami 100% made in Italy – dichiara Pozzi Chiesa –. Sono più pregiati e dunque più cari, ma resistono di più nel tempo”.
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