Ci sono la baguette di Fendi, che faceva contenta anche Sofia Loren, i mocassini Tod’s con i pallini, che hanno introdotto una nuova idea di esclusività, e i Brera dei Fratelli Rossetti, che tanto meravigliarono i giocatori del Milan. Ci sono, cioè, accessori moda che non sono solo di culto, o iconici, come si usa dire nel giornalismo fashionista. Ma che hanno scritto la storia costume e partecipato alla trasformazione della società. È dedicata a loro “Italiana – L’Italia vista dalla moda 1971-2001”, mostra a cura Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi e in programma presso il Palazzo Reale di Milano dal 22 febbraio al 6 maggio. Il viaggio, articolato lungo 9 ambienti, attraversa il periodo espansivo che va dalla nascita del prêt-à-porter all’avvento dell’euro. Un’epopea spesso raccontata nei termini del successo economico, meno in quelli della rivoluzione culturale.
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