Nel primo trimestre 2019 le vendite di Under Armour sono cresciute del 2%, arrivando a 1,2 miliardi di dollari, superando le previsioni degli analisti, ferme a 1,19 miliardi. Rispetto all’anno precedente, il margine lordo è aumentato al 45,2% e l’utile operativo è stato di 35 milioni di dollari, annullando dunque le perdite di un anno fa. A trainare i ricavi è stato il segmento calzaturiero, le cui vendite sono cresciute dell’8% a 293 milioni di dollari, grazie al successo delle linee “momentum in the run” e HOVR. In calo zaini e borse che hanno determinato una riduzione delle vendite di accessori dell’11%. A livello geografico, l’export è aumentato del 12% (328 milioni di dollari) grazie soprattutto ad Asia-Pacifico (+25%), mentre il mercato domestico, quello statunitense, è sceso del 3% (843 milioni). Per l’intero esercizio, l’outlook prevede un aumento del fatturato di circa il 3-4%, un utile operativo di 220-230 milioni di dollari.
Nel primo trimestre 2019 Adidas ha fatto meglio, registrando un incremento delle vendite del 6% a 5,88 miliardi di euro, ma soprattutto un aumento dell’utile netto del 17,1% a 632 milioni di euro. Gli analisti si erano fermati a 5,8 miliardi di vendite e 567 milioni di euro di profitti. Risultati ottenuti grazie all’e-commerce (vendite +40%) che ha contribuito ad alzare i margini, “anche se la crescita complessiva delle vendite è rallentata a causa dei problemi della supply chain nel mercato nordamericano, oltre a un calo in Europa” nota Reuters. Adidas (+5%) e Reebok (-6%). A livello geografico bene Russia (+22%) e Asia-Pacifico (+12%), grazie alla Cina (+16%) mentre l’Europa, come previsto, segna il passo con -3%. Impennata del valore delle azioni Adidas questa mattina dopo la diffusione dei dati. In futuro di prevede una ulteriore crescita delle vendite grazie alla nuova collaborazione annunciata qualche settimana fa con Beyoncé. (mv)
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